Une Italienne à Paris: parfums à la cour de France (Un’ italiana a Parigi : profumi alla corte di Francia )
Siete anche voi convinti che la Francia sia da sempre la patria del profumo?
Beh, non è proprio così, pensate che fu un’italiana a far scoprire e amare le essenze profumate ai cugini d’oltralpe.
Stiamo parlando di Caterina de’ Medici, la quale sposò a soli quattordici anni nel 1553, il coetaneo DucaD’orleans , futuro re di Francia.
Lasciando l’Italia , la giovane Italiana porta alla corte francese la sua arma di seduzione più potente: le fragranze del suo profumiere Renato Bianco, ribattezzato poi René le Florentin e quelle dei frati di Santa Maria Novella a Firenze che esalavano da monili preziosi che le dame Italiane portavano al collo.
Quello tra i Francesi e il profumo fu un “amour à première vue” (un amore a prima vista ) e ben presto René le Florentin fece aprire numerosissime botteghe di profumi in tutta la città.
I Francesi notarono subito il buon profumo che i Fiorentini lasciavano al loro passaggio e a corte questa usanza trovò subito terreno fertile : presto ogni nobile pretese la sua personale fragranza, in modo che fosse immediatamente riconoscibile e chi non ne aveva una veniva escluso dalle frequentazioni importanti.
Fu una vera e propria rivoluzione nei rapporti sociali della Corte parigina , dove tutti iniziarono a cospargersi con pomate profumate e a portare appese al collo o alla cintura le famose sfere, chiamate Pomander.
Perfino Maria-Antonietta che nel 1793, sul patibolo , porta con se tre fiale del profumiere Jean-Francois Houbigant .
“La France capitule face à l’art du parfum Italien et le fait sien en le portant à de très hauts niveaux.” (la Francia capitola di fronte all’arte profumiera Italiana e la fa propria portandola ad altissimi livelli.)
Nel suo romanzo Il profumo , Patrick Süskind scrive “Celui qui domine les odeurs , domine le coeur des Hommes” . (Colui che domina gli odori , domina il cuore degli uomini. )
È francese anche la capitale mondiale della profumeria: “Grasse, immergée dans les champs de roses de Mai , jasmin , violettes, lys , fleur d’oranger , tubéreuse “ (Grasse, immersa in campi di rose di maggio, gelsomino, violette, gigli, fiori d’aranci , tuberosa) .
Un regno olfattivo conteso da tutte le maison, dove l’arte del profumo s’incarna a partire dal XVIII secolo nei tre grandi nomi di Galimard ( 1747) Molinard ( 1849 ) e Fragonard ( 1926 ).
A Grasse c’è anche il museo che conta 3500 mq interamente dedicati alla profumeria in tutti suoi aspetti:
Storia della fragranza, materie prime, fabbricazione, design, oggetti d’arte, arti decorative, tessuti e molto altro ancora. È la prima collezione pubblica al mondo dedicata al profumo dai tempi antichi a oggi sui cinque continenti.